

COVID19: L’EMERGENZA È EDUCATIVA
È da ormai un anno che la crisi sanitaria da covid 19 ha colpito ogni Paese e tutti ne abbiamo provato le conseguenze sulla nostra pelle. Alla crisi sanitaria però si aggiunge la crisi educativa. Che cosa significa?
Alcuni studi delle Agenzie delle Nazioni Unite dell’ultimo anno hanno rivelato diverse conseguenze negative della chiusura delle scuole.
Prima di tutto, il passaggio alla didattica a distanza non è possibile per tutti. 2,2 miliardi di bambini, bambine e giovani sotto i 25 anni in tutto il mondo non hanno a disposizione una connessione internet in casa. Inoltre, la scuola a distanza ha contribuito ad aggravare la disuguaglianza sociale fra diversi gruppi.
Un ulteriore divario si apre sul fronte interno dei Paesi, e dipende dalla provenienza da zone urbane o rurali. A livello mondiale, gli studenti che vivono in città hanno il 41% della possibilità di avere accesso alla rete a casa, comparati con il solo 25% dei loro coetanei residenti in villaggi[3].
Risulta dunque necessaria una particolare attenzione a politiche di diffusione capillare della rete per recuperare il divario che si è creato in violazione del diritto all’educazione e dell’Obiettivo n.4 per lo Sviluppo Sostenibile, che prevede di “assicurare un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti”[4].
La sospensione delle scuole, inoltre, spesso sfocia in un aumento del tasso di abbandono: la pandemia potrebbe quindi portare ad una perdita media tra 0,3 e 0,9 anni di scuola.
Oltre ad ostacoli di natura tecnica, molti bambini a casa non hanno il supporto dei genitori necessario per l’apprendimento a distanza.
È stimato che queste perdite porteranno alla riduzione del guadagno medio dei bambini di oggi durante la loro vita. La perdita stimata si aggira intorno ai 10mila miliardi di dollari, e avrà effetti di incremento della povertà a lungo termine.[5]
In conclusione, a differenza di ciò che si diceva inizialmente, i bambini non saranno la fascia meno colpita dal covid19. Non lo saranno per quanto riguarda educazione, povertà, disuguaglianza, ma nemmeno a livello strettamente sanitario e di benessere: problemi di salute, nutrizione e violenza sono parte del quotidiano di molti bambini che non possono accedere alle scuole.
Le ripercussioni a lungo termine intaccheranno gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che riguardano la riduzione di povertà, la salute e il benessere, l’educazione inclusiva e l’uguaglianza di genere. È compito di politiche lungimiranti riuscire a ricolmare i divari creati e a continuare il percorso per raggiungere un’educazione equa ed inclusiva, che permetta ad ogni bambino e adolescente di esprimere a pieno sé stesso, e contribuire attivamente e con dignità alla costruzione di una società equa ed inclusiva nel proprio Paese.
[1] “Building back equal: Girls back to school guide”, unicef 2020
[2] “Covid-19 and school closures: one year of education disruption”, UNICEF 2021
[3] “How many children and young people have internet access at home?”, Unicef 2020
[4] United Nations, Sustainable Development Goals
[5] “COVID-19: Missing More Than a Classroom. The impact of school closures on children’s nutrition”, Innocenti Working Paper 2021-01; “How many children and young people have internet access at home?”, Unicef 2020
[6] “COVID-19: Missing More Than a Classroom. The impact of school closures on children’s nutrition”, Innocenti Working Paper 2021-01
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