Annual Report

2023

Carissimi amici e sostenitori,
rinnovando la gratitudine per il vostro continuo supporto, vi raggiungo anche quest’anno con un aggiornamento sulle vicende che hanno caratterizzato la vita della Fondazione nel corso del 2023.
Un anno complesso per le molte situazioni di conflitto, per i cambiamenti climatici, per i disagi sociali che interessano ancora troppe aree della nostra “Casa Comune”. Così papa Francesco ama definire la Terra, il luogo dove la famiglia umana condivide le proprie conquiste e le proprie fatiche, il luogo dove anche noi vogliamo fare la nostra parte, in
favore della Pace, dello Sviluppo e della Cooperazione, i pilastri su cui la Fondazione appoggia il proprio agire, fin dalle sue origini.

Purtroppo, però, non si sono risolte le gravi difficoltà in Myanmar, dove la popolazione è tuttora duramente provata da una guerra civile sanguinosa.  I nostri programmi in Myanmar tengono accese tante piccole luci di speranza e abbiamo comunque potuto consolidare i programmi già in corso, avviarne di nuovi e proseguire con gli interventi umanitari in favore dei rifugiati e delle vittime della guerra.

Siamo estremamente soddisfatti anche della gestione dei progetti in India. Lo staff locale ha risposto molto bene alle nostre sollecitazioni, consolidandosi nelle competenze e nel livello di formazione professionale. I nuovi inserimenti di personale qualificato e i training formativi in diversi ambiti, hanno garantito un ottimo svolgimento dei programmi previsti, sia all’interno del Centro di riabilitazione, sia nei diversi slum in cui stiamo operando.

Come anticipato l’anno passato, nel 2023 siamo approdati in Tunisia, un Paese ancora interessato da gravi problematiche socioeconomiche. Dopo l’avvio del partenariato con l’Associazione “Amal, pour la famille et l’enfant”, il nostro intervento si è collocato nell’ambito educativo e dell’inclusione sociale.

Infine, la nostra programmazione sta volgendo lo sguardo anche verso il Camerun.

Come potete facilmente immaginare, con l’avvio del partenariato in Tunisia e la preparazione dell’intervento in Camerun, il carico di lavoro richiesto allo staff della sede centrale di Milano è notevolmente aumentato. Si è reso quindi necessario consolidare le risorse umane e l’organico è stato portato a tre dipendenti con differenti incarichi,
affiancati da un consulente volontario.
Il nuovo organigramma garantirà una gestione più efficace e coordinata di tutto il lavoro, a beneficio dei progetti in corso nelle sedi decentrate.

Colgo l’occasione per ringraziare lo staff di Milano, per la professionalità e la dedizione con cui prende a cuore i programmi di sviluppo all’estero, spesso non semplici da gestire, e per l’infaticabile impegno con cui da lontano viene coordinato il personale impegnato sul campo.
E un grazie doveroso a tutti i collaboratori che nelle altre sedi operano per implementare i vari progetti.

Concludo con un ultimo ringraziamento e a voi, amici e sostenitori, che generosamente continuate ad aiutare i nostri progetti e date vigore al nostro entusiasmo. Lavoriamo insieme per costruire un futuro di pace, di cui tanto ha bisogno oggi la nostra Casa Comune.

Buona lettura!

 Il Direttore

Massimo Cattaneo

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