Sunita AnganwadiGrazie alla collaborazione con i centri Anganwadi, nelle baraccopoli, possiamo garantire un futuro migliore per i bimbi con disabilità supportati dal nostro programma Navchetan, a Jaipur, in India.

I centri Anganwadi in India sono nati nel 1975 con l’intento di contrastare la malnutrizione e la mortalità infantile. Anganwadi significa letteralmente “rifugio di cortile”, e si tratta di veri e propri centri (spesso una sola stanzetta) in cui le future mamme e le neomamme possono trovare rifugio e aiuto. Inizialmente nati nei contesti rurali, ora sono diffusi anche nei contesti urbani sovraffollati, come le baraccopoli. Il piano governativo ne prevede uno ogni 1000 abitanti.

Il nostro centro Navchetan collabora con i centri Anganwadi presenti nelle baraccopoli dove lavora e il servizio che svolgono è sorprendente.Bambini Anganwadi

Abbiamo visitato a luglio un centro Anganwadi nello slum di Jawahar Nagar, da dove provengono quasi tutti i bambini del nostro programma. In questo centro ci sono 4 operatori: una maestra, due aiutanti e una tata per i bimbi piccoli. Oltre a loro è collegato al centro anche un “ASHA worker” (Accredited Social Health Activist), ovvero un operatore sanitario di comunità che si occupa di educazione sanitaria, tramite vaccinazioni e prevenzione.

Mamme AnganwadiLe 4 operatrici del centro organizzano un piccolo asilo tutte le mattine per le mamme lavoratrici dello slum, fino alle ore 14. In tutto 30 bambini frequentano il centro, di cui 22 sopra i tre anni e 8 più piccoli.

Presso il centro si sviluppa anche un programma per le donne in gravidanza che supporta la nutrizione nel periodo della gestazione e fino a 15 giorni dopo il parto sia per il neonato che per la mamma. In questo programma si incontrano le mamme giornalmente sia per la distribuzione degli alimenti che per la sensibilizzazione sui temi sanitari e di prevenzione.Opuscolo Anganwadi

Inoltre per prevenire le complicazioni dovute alle condizioni igieniche dei parti in casa il programma governativo prevede un contributo di 1.000 rupie ad ogni mamma che decide di partorire in ospedale.  In aggiunta, in caso di figlia femmina, il governo mette a disposizione della nascitura 15.000 rupie che verranno sbloccate solo al suo 18esimo compleanno, generalmente usate per i matrimoni. In questo modo si vincola l’età del matrimonio e si limitano i matrimoni in età infantile.

Sunita, la maestra responsabile del centro che abbiamo visitato, è una donna instancabile che va tutti i giorni al centro anche fuori orario e che cerca di aiutare in ogni modo possibile gli abitanti dello slum. Per questo motivo ha iniziato la collaborazione con il nostro centro, e orienta alcuni genitori di bimbi con evidenti ritardi nello sviluppo o qualsiasi accenno di disabilità a rivolgersi a noi.

Bimbi AnganwadiPer noi la collaborazione con questo e gli altri centri Anganwadi è preziosissima perché ci permette di avere delle antenne sul territorio in caso di insorgenza di nuovi casi, oltre ad essere un indispensabile intermediario per la nostra campagna di sensibilizzazione del territorio sulla prevenzione e sui diritti delle persone con disabilità.

Grazie a queste collaborazioni possiamo sperare di incidere veramente sulla vita dei bambini che assistiamo e di poter creare per loro un futuro migliore.

Grazie a Sunita per il suo lavoro instancabile e a tutti i centri con cui collaboriamo!