Mi chiamo Ma Hlaing e lavoro come riabilitatrice su base comunitaria (RBC) con New Humanity Myanmar fin dal 2005. Ho completato il corso per la riabilitazione su base comunitaria presso il Centro giovanile di formazione a Yangon, riconosciuto dal dipartimento degli affari sociali, nel novembre 2004. Subito dopo ho iniziato a lavorare per New Humanity Myanmar nel 2005, dove sono stata assegnata come RBC a 18 villaggi nel tratto di Kong Lon, nella provincia di Taunggyi.

All’inizio del progetto di RBC ho incontrato MOLTE SFIDE nell’area che mi era stata assegnata. Prima tra tutte il fatto che la comunità aveva una conoscenza davvero limitata dei programmi di sviluppo comunitario e non c’erano altre ONG, né tantomeno altri interventi di ONG sul territorio. Quindi la popolazione dei villaggi era intimorita dalla nostra presenza a non avevano fiducia nel nostro progetto. La seconda sfida riguarda la scarsa accessibilità alle zone del progetto: le strade per i villaggi erano molto grezze e rocciose, non erano accessibili né con la macchina né con la moto come invece sono adesso. La terza sfida è stata la difficoltà di raccogliere i dati iniziali del progetto. E infine, i genitori dei bambini con disabilità si vergognavano ad accettare le nostre visite. La comunità e le famiglie stesse erano ancora convinte che la disabilità fosse una punizione divina, da tenere ben nascosta.

Mi sono impegnata e ho lavorato duramente per superare tutte queste difficoltà cercando di incontrare tutti i capi villaggio e spiegare loro riguardo al progetto di RBC, organizzando anche incontri in tutti i villaggi di sensibilizzazione pubblica sul tema. Dopo che i capi villaggi avevano ben chiare le informazioni riguardanti il progetto, ho potuto condurre la rilevazione dei dati iniziali grazie alla collaborazione di tutti gli stakeholders nella comunità (viaggiando in bicicletta da un villaggio all’altro, un lavoro proprio impegnativo!).

Dopo aver raccolto tutti i dati e le informazioni, con l’aiuto dei capi villaggio, abbiamo individuato 32 bambini con disabilità nell’area che mi era stata assegnata. In stretta collaborazione con la fisioterapista, abbiamo visitato ogni famiglia periodicamente per portare l’assistenza prevista dalla RBC. Abbiamo sensibilizzato i genitori sulla disabilità e fornito training sulla cura e l’assistenza ai bambini, un passo alla volta i genitori sono arrivati ad accogliere calorosamente le nostre visite. Ora accettano la realtà della situazione e collaborano nell’assistenza agli esercizi e nelle attività di apprendimento dei loro bambini. Il processo di costruzione della fiducia non è stato semplice, sia con i capi villaggio che con i genitori, infatti ci sono voluti più di 3 anni. Ora possono vedere il miglioramento della condizione dei loro bambini e incoraggiarne l’inclusione sociale.


Insieme alla program manager, abbiamo potuto supportare diverse attività per i bambini con disabilità in questi anni, partecipando a diverse campagne per le persone con disabilità, Olimpiadi speciali, giornate internazionale per la disabilità etc… I genitori e i bambini stessi sono più sicuri di sé ora, perché hanno migliori conoscenze sulla disabilità, su come aiutare i loro figli per uno sviluppo migliore. Ci sono attualmente 13 famiglie con bimbi con disabilità nel Kong Lon e 43 nella zona di Nan Haung che sono seguiti da altre 2 RBC, la fisioterapista e me per supportarne l’assistenza domiciliare. Forniamo mensilmente cibo e materiale igienico, visite mediche e dentistiche regolari, supporto per l’educazione e attività generatrici di reddito per le famiglie con bambini con disabilità.

È la mia passione aiutare questi bambini con bisogni speciali che sono i più svantaggiati e bisognosi della comunità. Amo i miei bambini e mi sento felice lavorando con loro. Sento molta soddisfazione quando riesco a vedere i loro piccoli traguardi raggiunti. Non potrei immaginare come potrebbe essere la loro vita senza il mio supporto. Non potrei mai smettere di lavorare con loro perché non so se qualcuno potrebbe amarli e prendersi cura di loro quanto posso farlo io. Pensando a tutto ciò, ringrazio New Humanity per questa opportunità e continuerò sicuramente a lavorare con loro per il bene di questi bambini.