Questa è la storia di Shubham: in meno di tre anni il nostro programma Navchetan gli ha completamente cambiato la vita e aperto nuovi orizzonti, ora non viene più visto come una disgrazia, ma è diventato una risorsa per la sua famiglia!

Shubham è nato nel 2012, nello slum di Jawahar Nagar a Jaipur, in India. E’ stato chiamato Shubham, che vuol dire “buona fortuna!”. E’ il primo figlio dei suoi genitori e sua madre non era ancora informata riguardo alle attenzioni da tenere in gravidanza, purtroppo è pure caduta da una scala all’ottavo mese. Dopo un parto difficile Shubham è nato che pesava solo 1,5 kg, ha pianto molto tardi e non riusciva a nutrirsi nei primi mesi di vita. All’età di sei mesi gli è stato diagnosticato un ritardo fisico e mentale e i dottori hanno comunicato ai genitori che non sarebbe mai stato in grado di parlare o di camminare. Questa notizia è stata come un fulmine nel cuore dei suoi genitori, accolta come una vera e propria disgrazia.

Quando a gennaio 2018 il nostro staff di Navchetan lo ha incontrato, Shubham era un vegetale, dipendeva del tutto dall’accudimento di sua mamma. Aveva sei anni ma non riusciva a stare seduto né ad aprire le mani per afferrare gli oggetti, era solo in grado di osservare in un’unica direzione e rimaneva sdraiato tutto il giorno con le gambe e le braccia intrecciate.

Dopo una prima valutazione la nostra fisioterapista ha comunicato ai genitori che avrebbe potuto pian piano acquisire nuove abilità, iniziare a muoversi un po’ e cambiare la propria vita.  La madre non poteva crederci e ha fatto di tutto per aiutarlo, era davvero interessata e motivata e quindi lo ha portato regolarmente al centro, oltre che dedicare molto tempo a casa per gli esercizi che le venivano insegnati dalla fisioterapista e poi svolti nell’ambiente domestico con i suoi due fratellini.

Oggi, a distanza di meno di tre anni, Shubham è in grado di provvedere ai suoi bisogni personali da solo. Si alza dal letto, si lava i denti e la faccia e si pettina guardandosi nello specchio. Riesce a stare seduto senza supporto, a stare in piedi con degli ausilii, identificare persone e colori, afferrare un bicchiere e bere autonomamente, sollevare le cose, tenere una penna e scrivere lettere e numeri. E’ in grado di muoversi autonomamente con un triciclo o carponi senza supporto. Riesce a fare le scale con un ausilio. Gli sono stati forniti dal nostro programma diversi ausili, come una carrozzina e un deambulatore.

Grazie allo staff di Navchetan ha potuto sistemare tutti i propri documenti ed essere riconosciuto a livello statale e ricevere quindi i sussidi pubblici previsti per le persone con disabilità, e in questo modo contribuire all’economia famigliare.

Lui e la sua mamma hanno grandi speranze per il suo futuro, lui continua a ripetere a sua mamma che da grande provvederà lui a lei!

La sua mamma ha inoltre iniziato a lavorare presso il nostro centro, come assistente, aiutando nella preparazione dei pasti e nel trasporto dei bambini.

 

L’incontro con Navchetan ha quindi trasformato la percezione della disabilità di Shubham da parte della sua famiglia e ha avverato la promessa insita nel suo nome, “buona fortuna”: fino a tre anni fa era una disgrazia per la sua famiglia, ora invece è una gran risorsa!