NUOVA PRESENZA DI NEW HUMANITY IN TUNISIA

NUOVA PRESENZA DI NEW HUMANITY IN TUNISIA

New Humanity è approdata a gennaio 2023 in Tunisia, come sta andando questo primo anno di collaborazione? Ve lo raccontiamo in breve.

Dopo una serie di valutazioni e di visite in loco nel corso del 2022, abbiamo scelto un partner locale che ci è sembrato affidabile, serio e collaborativo, e che porta avanti progetti in linea con la nostra mission: l’associazione “Amal pour la famille et l’enfant“.

Abbiamo quindi identificato l’ambito prioritario in cui potevamo collaborare ed è emerso un loro bisogno nel sud della Tunisia, a Tozeur, dove hanno un progetto educativo che stentava ad andare avanti. Dopo un lavoro di pianificazione e di ricerca fondi congiunta abbiamo avviato insieme il progetto: Doposcuola e supporto educativo per i ragazzi provenienti da contesti disagiati a Tozeur, finanziato dalla fondazione PIME.

I giovani rappresentano circa il 30% della popolazione tunisina, ma il tasso di abbandono scolastico nel Paese è altissimo, in particolare tra i 12 e i 16 anni. Le stime ufficiali indicano che in Tunisia ogni anno 100.000 bambini abbandonano la scuola prima dei 16 anni. Sono in aumento anche i casi di abbandono precoce (già dai 9 anni). Questo fenomeno è dovuto sia alla diffusione della povertà, sia a un crescente disagio psicologico tra i giovani. A livello nazionale manca una rete di supporto per i giovani, sia in ambito scolastico che extra-scolastico, per prevenire i casi di disagio sociale e devianza. 

Il quartiere di Ras Dheraa si trova a nord della città di Tozeur e si è formato in seguito all’arrivo in città di popolazioni beduine. La maggior parte della popolazione del quartiere viveva di turismo, le cui attività hanno subito un forte calo nel 2010, in seguito agli attentati di matrice islamica in Tunisia, e un’ulteriore battuta d’arresto nel 2020 in seguito all’epidemia Covid19. La chiusura degli hotel e di tutte le attività scolastiche ha portato a un aumento del tasso di disoccupazione giovanile, in particolare tra i giovani con diploma di scuola superiore che erano impiegati nel settore, e ha avuto la conseguenza indiretta di incitare i più giovani ad abbandonare la scuola constatando che il possesso di un diploma non garantiva occupazione.

L’organizzazione Amal aveva già avviato nel quartiere un centro di doposcuola e sostegno scolastico, che accoglieva 56 bambini tra i 6 e i 25 anni. Presso il centro i ragazzi ricevono sia supporto scolastico sia hanno l’opportunità di partecipare ad attività di educazione civica, socializzazione e culturali, come opportunità per scoprire e sviluppare i propri talenti. Il centro è diventato un vero e proprio punto di riferimento per le famiglie del quartiere, ma a causa dei pochi mezzi a disposizione non riesce ad accogliere tutte le richieste che riceve.

Il progetto elaborato insieme, quindi, si è posto l’obiettivo di garantire supporto educativo a 120 studenti nel quartiere di Ras Dheraa, a Tozeur, raddoppiando quindi la precedente capienza del centro e inserendo anche attività diverse di socializzazione e formazione.

Ora la prima annualità della collaborazione è agli sgoccioli ma i ragazzi coinvolti hanno risposto in maniera entusiasta alle attività proposte e le loro performances scolastiche sono notevolmente migliorate. 137 ragazzi hanno potuto partecipare al doposcuola ed essere anche coinvolti nelle attività extra scolastiche, i genitori del quartiere sono stati sensibilizzati e formati sulla genitorialità e alcuni hanno anche partecipato a corsi di alfabetizzazione.

Un grande successo, insomma!

Abbiamo quindi deciso di continuare questa bella collaborazione, inserendo anche un potenziamento del partner locale e un rafforzamento delle competenze dello staff coinvolto.

Una bella collaborazione che promette tanti frutti, vi terremo aggiornati!

 

JOSÉ E IL FUTURO DEI SUOI RAGAZZI

JOSÉ E IL FUTURO DEI SUOI RAGAZZI

life skillsOggi, nella rubrica STORIE DELL’ALTRO MONDO, vi portiamo la testimonianza di José Magro. José è il nostro psicoterapeuta coordinatore del Golden Beehive, ma in questa testimonianza ci racconterà di come i ragazzi del Dayamit College affrontano il suo corso di “Life Skills”…di cosa si tratta? Lasciamocelo spiegare da lui…

“Sono appena trascorsi i primi tre mesi del nostro corso e i ragazzi iniziano già a mostrare la capacità di collegare la loro storia personale ai contenuti presentati in classe. Infatti, i temi sono di per sé molto propositivi e i ragazzi, a loro volta, si lasciano coinvolgere volentieri per farne tesoro. In questo modo, si rinnova l’interesse a continuare a offrire uno spazio protetto e sano in cui gli studenti possano affrontare in modo sicuro e guidato argomenti che hanno a che fare con il loro sviluppo e la loro crescita. Favorire questo contesto psicosociale per gli studenti significa poter dare in qualche modo anche alla comunità la possibilità di diventare beneficiaria dei frutti maturati durante il nostro percorso educativo.

Il corso Life Skills è caratterizzato da temi quali le emozioni, l’autostima, l’autoconsapevolezza, il coping e la resilienza, l’autoefficacia, ai quali vengono affiancate attività di tipo laboratoriale che permettono agli studenti di sperimentare e non solo di apprendere una teoria. Sono invitati a “buttarsi”, permettendosi di sperimentare nuove situazioni mai pensate prima. Abbiamo dedicato abbastanza tempo ad alcune di queste attività. Ad esempio, il S.O.S.I.A. – acronimo che sta per Senso, Opinione, Sentimento, Intenzione e Azione – è uno strumento adatto per aiutare la persona a prendere coscienza delle dinamiche che accompagnano l’esperienza di una particolare situazione di vita. Il registro delle nuove informazioni e le riflessioni opportunamente maturate permettono di conseguenza al soggetto di compiere scelte adeguate per uno sviluppo costruttivo del benessere e della realizzazione. Un altro strumento utilizzato e molto apprezzato dagli studenti è stato “La Finestra di Orari”. Anche in questo caso, il tema fondamentale fa riferimento all’aspetto della consapevolezza di sé. Inoltre, stimola la persona a individuare le modalità con cui diffondere il livello di conoscenza di sé, privandosi delle relazioni con gli altri. Un’altra attività è stata la “Ruota della vita”. Quest’ultima è uno strumento che permette alla persona di realizzare dove si trova, qui e ora, nelle sue scelte, nei suoi interessi o dove sta impegnando maggiormente le sue energie. La specificità di questo strumento non consiste nell’immaginare come si vorrebbe essere, ma nel vedere come si stanno vivendo le proprie scelte rispetto a questioni quotidiane come le relazioni con la famiglia e gli amici, il mondo del lavoro, il tempo libero, ecc.

I temi affrontati in classe e, soprattutto, i momenti di condivisione realizzati in un contesto adeguato, stanno suscitando nei ragazzi quella capacità esplorativa che permette loro di dire la propria, di condividere la propria opinione, abbandonando quelle risposte fatte automaticamente di “perché sì!” “perché no!”. Questo aspetto racconta non solo il processo di maturazione avviato che favorisce la loro capacità di chiedersi la motivazione trainante di una scelta, ma anche di provare fiducia in se stessi.

Il corso Life Skills segue con la seconda fase, presentando gli altri argomenti non ancora proposti. Al termine delle lezioni, il tempo sarà dedicato alla lettura e al confronto dei risultati del test professionale somministrato all’inizio del corso e delle osservazioni fatte durante le varie attività. Ci auguriamo che ogni studente abbia avuto l’opportunità di conoscersi un po’ meglio, di adottare un modo flessibile di affrontare le situazioni della vita e di imparare a imparare. La vita, infatti, chiede molto a ciascuno di noi e permette a ciascuno di esplorare/utilizzare al meglio le risorse personali che ha a disposizione o che acquisisce durante il suo pellegrinaggio.”

E quindi i nostri ragazzi del Dayamit stanno costruendo una base solida per lanciarsi nel loro futuro professionale, non solo i corsi professionalizzanti ma anche un grande lavoro sull’autostima e la fiducia in se stessi.

Grazie a José per il suo lavoro e per la sua preziosa esperienza!

E in bocca al lupo a tutti i ragazzi del Dayamit!

STEVAN E IL SUO NUOVO FUTURO

STEVAN E IL SUO NUOVO FUTURO

StevanNel quindicesimo capitolo delle STORIE DELL’ALTRO MONDO vi raccontiamo di Stevan, che grazie ad un incontro col nostro program manager è riuscito a cambiare radicalmente la sua vita nel giro di poco tempo!

“Sono Stevan, ho 21 anni. Sono cresciuto con mia zia perché entrambi i miei genitori sono morti quando avevo 11 anni. Stavo nel mio villaggio e aiutavo mia zia nei lavori agricoli. Non avevo alcun futuro.

Per grazia divina, un giorno il signor Barnabas ha visitato il nostro villaggio.  Ha parlato con i nostri parenti e ha parlato con alcuni giovani del Dayamit di Dala, ma io non ero molto sicuro quindi non mi sono interessato.

Mi è rimasta però la curiosità, quindi dopo un po’ di tempo ho telefonato al signor Barnabas e gli ho chiesto di ammettermi al centro Dayamit. Mi disse che se fossi stato interessato, avrei potuto iscrivermi. Fui molto felice di ricevere una risposta positiva, così mi iscrissi immediatamente al corso. Era ben organizzato; il metodo di insegnamento era molto personalizzato e non accademico. Gli insegnanti condividevano le loro esperienze personali e ci invitavano a condividerle anche con i nostri amici; questo ci ha permesso di conoscerci e di vivere come una famiglia.

Ho sperimentato un nuovo sistema di insegnamento da parte dei nostri insegnanti: insegnano attraverso il gioco, la condivisione e qualche attività, per cui non mi sento annoiato e non mi addormento. Direi che ogni insegnante è unico e ci fa relazionare con gli altri in modo educato. Dayamit accetta studenti da tutto il Paese, soprattutto dalla municipalità di Dala, senza alcuna differenza di lingua o religione. È stata davvero un’esperienza straordinaria per me stare con persone diverse.

Il signor Barnabas, il nostro direttore, è bravo a stare con i giovani, a darci spazio e a organizzare le feste insieme: festa indù, festa buddista, festa musulmana e festa cristiana. La celebrazione delle feste ricorda i nostri legami di amicizia con gli altri.

Poiché vengo da lontano, il signor Barnabas ha preparato per me e per qualcun altro anche un posto dove stare per continuare i nostri corsi.

Per me è stata un’esperienza inaspettata, perché gli altri studenti provengono da luoghi diversi ma alla fine siamo tutti uguali. Per me è stata un’esperienza meravigliosa, ho imparato molte cose per la mia vita futura: cucinarmi da solo il cibo, andare a lezione e giocare a calcio, ecc. Ci sono stati momenti di disaccordo, ma abbiamo imparato a confrontarci.

Dopo aver completato i miei corsi al centro Dayamit, ora lavoro presso l’industria siderurgica Marvel. Anche qui ho fatto molte esperienze. All’inizio ero spaventato ed emozionato di lavorare in un’industria molto nuova per me, ma ora ho capito che ogni esperienza è un insegnamento per la nostra vita.

Ringrazio di cuore tutti i benefattori di New Humanity che hanno reso il mio futuro luminoso.”

E noi ci uniamo ai tuoi ringraziamenti, caro Stevan. E ti ringraziamo a nostra volta per questa testimonianza di come a volte un semplice incontro possa davvero cambiarti la vita!

SAW SAI, LA DETERMINAZIONE DI UN RAGAZZO

SAW SAI, LA DETERMINAZIONE DI UN RAGAZZO

In questo capitolo delle STORIE DELL’ALTRO MONDO vi raccontiamo di Saw Sai Chit Oo, affetto da disabilità fisiche e intellettiva. Inizialmente sua mamma era preoccupata per il futuro del figlio e non credeva nelle sue potenzialità, ma grazie al percorso che Saw Sai sta facendo, si è resa conto che la disabilità non è un ostacolo insormontabile, ma solo una sua caratteristica.

Saw Sai Chit Oo è un ragazzo di 14 anni di Kyan Sit Thar Ward, Dala, Yangon. È affetto da paralisi cerebrale emiplegica destra con disabilità intellettiva ed è un beneficiario del programma I C.A.R.E (Comunità inclusive che si battono per i diritti alla riabilitazione e all’educazione delle persone con disabilità). È figlio unico e i suoi genitori hanno un ristorante, il padre non è in buona salute e la madre si dedicava completamente al figlio, considerandolo incapace di autogestirsi.

Quando lo abbiamo conosciuto per la prima volta, aveva una contrattura in flessione del ginocchio e nonostante non potesse camminare bene, era molto bravo ad andare in bicicletta. La madre voleva che iniziasse il programma per iniziare a camminare bene ed era preoccupata per il futuro di Saw Sai, poiché temeva che non sarebbe mai stato autonomo nei movimenti e nelle attività quotidiane.

Il programma prevede Fisioterapia, Terapia Meziere, Educazione Speciale e qualche incontro di sensibilizzazione per i caregiver, in questo caso i genitori che si prendono cura di lui. Saw Sai ha iniziato subito a migliorare dal punto di vista motorio, fa esercizio quotidiano ed è più attivo di prima. Al momento ci stiamo focalizzando sull’educazione, poichè è interessato alla matematica e desidera imparare per aiutare al ristorante. Dopo aver frequentato gli incontri di sensibilizzazione, la madre è sempre più partecipe e porta avanti il programma anche quando sono soli con esercizi e i compiti da fare a casa.

Prima di iniziare questo percorso, la madre gestiva completamente il figlio e faceva tutto per lui. Ora ha compreso l’importanza dell’insegnargli a svolgere da solo le attività quotidiane e pian piano Saw Sai sta imparando tutto. Le opinioni della madre sulla disabilità sono cambiate: si rende conto che la menomazione fisica non è un grosso problema per lui poiché può imparare a compiere tutte le attività quotidiane in autonomia, con calma e con i giusti insegnamenti.

Ad oggi lui continua a seguire le lezioni e le attività del programma, nonché a migliorare. È felice e fiducioso, grato per tutto ciò che sta imparando e desideroso di migliorare sempre di più. Il nostro team è contento di vederlo migliorare e soprattutto di vedere come la sua famiglia stia cambiando il proprio approccio nei confronti della disabilità.

Ringraziamo di cuore il nostro staff e tutti coloro che ci supportano, grazie a voi stiamo generando un’onda di cambiamento anche nei luoghi dove prima sembrava impossibile.

MAR TIN TIN OO, L’UNIONE DI UNA FAMIGLIA

MAR TIN TIN OO, L’UNIONE DI UNA FAMIGLIA

Il capitolo di oggi delle STORIE DELL’ALTRO MONDO ci racconta di un ragazzo con sordità che vive in un villaggio vicino a Taunggyi, Myanmar. Nonostante le difficoltà dovute alla sua disabilità in un contesto come quello del Myanmar, Wai Phyo ha potuto studiare, ha vinto alcune gare sportive e ora ha anche una professione, una vita piena di successi!

“Sono Ma TinTin Oo dal villaggio di Ho Nar e desidero condividere la mia esperienza e i miei sentimenti rispetto al lavoro di New Humanity International.

Prima di tutto introdurrò brevemente la mia famiglia: siamo in 6, mio marito, i miei tre figli maschi, un figlia femmina ed io, la mamma. Voglio condividere la storia del mio terzo figlio poiché è la ragione per cui abbiamo conosciuto la fondazione.

Io e mio marito lavoriamo alla giornata, i miei figli studiano e sfortunatamente il terzo, Wai Phyo Aung, è nato affetto da sordità. Lo abbiamo scoperto quando aveva un anno e mezzo, non sapevamo come curarlo. Quando aveva l’età per iniziare la scuola, lo abbiamo mandato ma non è stato accettato bene dagli insegnanti. Tutta la famiglia ne ha sofferto molto e lui è dovuto rimanere tutto il giorno a casa senza nulla da fare.

La nostra famiglia ha conosciuto New Humanity nel 2011, quando ha supportato molte famiglie nel villaggio donando generi alimentari e allevamenti di maialini e fornendo training per migliorare le tecniche agricole. Nel 2019 noi stessi abbiamo ricevuto 2 maialini e il mangime necessario per loro. Hanno tenuto monitorate le nostre scorte alimentari e supportato la salute dei maialini. Abbiamo così potuto incrementare l’allevamento di maialini, venderne due e con il ricavato acquistare gli ausili auditivi per nostro figlio.

Nel 2011 NH ha iniziato a prendersi cura di nostro figlio e a fornirci generi alimentari base come riso, olio, patate, uova, legumi… Già questo è stato significativo poiché eravamo in tanti e non avevamo abbastanza entrate per poter comprare molto cibo. Ci aiutano anche garantendo un’istruzione speciale per mio figlio, gli insegnanti vengono direttamente a casa nostra e Wai Phyo Aung è diventato più sveglio e attivo. Da quando l’insegnante ha educato la famiglia alla lingua dei segni, possiamo comunicare più facilmente con lui. Io e mio marito eravamo molto tristi che nostro figlio non andasse a scuola come gli altri bambini, ora siamo sollevati che possa avere un’istruzione efficace e adatta alle sue esigenze.

New Humanity si prende cura non solo della nostra famiglia ma anche delle altre famiglie disabili nel nostro villaggio. Hanno creato un programma di educazione speciale per i bambini con disabilità, forniscono assistenza sanitaria ed erogano corsi di formazione per sensibilizzare e informare e corsi di formazione professionale per le famiglie dei beneficiari.

Nel 2020, mio ​​figlio ha potuto superare i limiti della sua disabilità: New Humanity ha programmato che i miei figli e altri bambini sordi del villaggio di Nan Haung venissero visitati da uno specialista a Mandalay. Il dottore gli ha prescritto di indossare ausili per l’udito, che però erano troppo costosi e che non potevamo permetterci. New Humanity ci ha ulteriormente aiutati pagando due terzi delle spese. La parte rimanente l’abbiamo potuta coprire grazie alla vendita di due maialini. Grazie agli apparecchi acustici, mio ​​figlio può sentire bene e può pronunciare alcune parole tra cui i nostri nomi. Io e mio marito siamo grati a New Humanity e siamo molto contenti per il nostro ragazzo.

Abbiamo la possibilità di avere visite mediche e dentistiche per tutta la famiglia due volte l’anno. Una volta all’anno io e mio figlio abbiamo la possibilità di viaggiare per visitare Taunggyi. Facendo lavori alla giornata, non potremmo permetterci di portare i nostri figli in vacanza o a visitare il paese senza l’aiuto di NH. Mio figlio è molto felice, io ho la possibilità di incontrare altre madri e possiamo condividere i progressi dei nostri figli. Tutto ciò mi fa sentire sollevata e ottimista.

Mio figlio ha anche avuto la possibilità di partecipare a competizioni durante le feste nel 2019. Ha vinto il premio d’argento ai giochi regionali olimpici speciali del 2019 (corsa sui 100 metri) e il primo premio nella Mini Marrathon Taunggyi (corsa sui 3 KM). Siamo molto orgogliosi di lui.

Nel 2022, New Humanity ha creato un corso di base per il taglio dei capelli nel nostro villaggio. Mio figlio, Wai Phyo Aung, ha avuto la possibilità di partecipare a questo corso di formazione. Gli è piaciuto molto. Finito il corso, alcune persone e bambini del nostro villaggio hanno iniziato a venire a casa nostra a farsi tagliare i capelli da lui. Pian piano potrà far diventare questa passione una vera professione.

In questi anni, i progetti e i sostegni di New Humanity sono stati di grande aiuto per tutti gli abitanti del villaggio, dai bambini con disabilità alle loro famiglie. Continueremo a sostenere l’organizzazione e parteciperemo il più possibile ai piani e ai progetti futuri di New Humanity.

A nome della nostra famiglia e degli abitanti del villaggio di Kon Lon, esprimo la gratitudine verso New Humanity e tutti coloro che supportano questi progetti”.

E anche noi siamo grati al nostro staff e a tutti quelli che ci supportano, grazie a voi bambini come Wai Phyio hanno la possibilità di vedere la propria vita pienamente realizzata nonostante il contesto in cui vivono, GRAZIE DI CUORE!

SU SANDER, L’ORGOGLIO DI UN GENITORE

SU SANDER, L’ORGOGLIO DI UN GENITORE

Nel capitolo di oggi di STORIE DELL’ALTRO MONDO vi presentiamo Su Sander, una mamma dello slum di Insein, dove sorge il nostro centro pre-scolare Golden Beehive. Su vuole raccontarci della fortuna che ha avuto!

“Mi chiamo Su Sander, ho 34 anni e sono la mamma di Hein Zayar OO. L’anno scorso, all’apertura del Golden Beehive Daycare Center, la nostra comunità era molto emozionata di avere uno spazio dedicato ai nostri bambini.

Con il progredire delle attività scolastiche, ho notato un netto miglioramento di mio figlio nell’apprendimento di nuove parole. In effetti, il suo vocabolario è cambiato molto! Ha già imparato diverse parole anche in inglese! Ad esempio, sa come pronunciare i nomi degli animali, i frutti in inglese e differenziare i colori.

Io e mio marito siamo molto soddisfatti della qualità dell’insegnamento. Questa non è una scuola convenzionale come le altre in città: il nostro centro promuove diverse attività che consentono lo sviluppo delle varie abilità del bambino.

I pasti sono molto nutrienti, mio figlio adora pranzare a scuola! Apprezzo molto l’attenzione da parte della scuola verso i bambini che non possono mangiare qualunque carne poiché in questo caso vengono preparati dei menù speciali.

Aprire una scuola di questo tipo è un bene per tutti, utilizzano un sistema educativo efficace, molto utile per i bambini. Come genitore, sono felice che abbia aperto questa scuola.

Grazie mille, oltre le parole. Mi considero sempre fortunata perché mio figlio frequenta questa scuola.”

E’ bello sentire come quello che facciamo stia aiutando qualcuno, e questo grazie anche al vostro supporto e alla dedizione del nostro staff!